Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XV – 14 aprile 2018.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

In quale fase della schizofrenia si perde il dimorfismo sessuale del cervello? Nella psicosi schizofrenica il comune dimorfismo sessuale del cervello si perde o, talvolta, è addirittura invertito. Questa particolarità anatomica è ormai una nozione consolidata, ma non è noto se si sviluppa precocemente o come un cambiamento che segue l’evoluzione clinica della psicopatologia e, in tal caso, in quale fase della malattia appaia. Per cercare di accertare questo aspetto temporale della perdita della caratterizzazione morfologica di genere nella schizofrenia, Egloff e colleghi hanno esaminato il cervello di 65 persone nello stato mentale a rischio di psicosi (ARMS) e di 50 pazienti al primo episodio di psicosi (FEP). I risultati indicano che nella psicosi emergente esiste ancora il normale pattern di dimorfismo sessuale nel cervello – considerato nel suo insieme – e nel volume del nucleo caudato, parte dello striato. Una sola struttura ha fatto registrare dimorfismo sessuale invertito, ossia l’ippocampo, che nelle donne presentava un volume maggiore degli uomini. [Egloff L., et al. Schizophr Res. AOP – doi: 10.1016/jschres.2018.03.034, 2018].

 

Basi cerebrali dei disturbi acuti indotti nelle donne da aggressioni sessuali. In pochi studi sono state indagate le basi delle alterazioni cognitive, emotive e neuroendocrine nelle fasi immediatamente seguenti un’aggressione sessuale; vi hanno provveduto Quidé e colleghi analizzando, nelle prime settimane dopo il trauma, il cervello di 27 donne vittime di aggressione. Disfunzioni della parte dorsale della corteccia anteriore del giro del cingolo e del cervelletto sembrano essere responsabili delle alterazioni dei processi cognitivi, evidenti nell’elaborazione che implica emozione. [Cfr. Quidé Y., et al. J Psychiatry Neurosci. 43 (3): 170116, 2018].

 

Nella malattia di Alzheimer, attraverso il microRNA-146a, un ruolo del microbioma intestinale. I risultati della ricerca corrente supportano l’ipotesi che molecole potenzialmente neurotossiche derivate dal microbioma intestinale possano superare la parete del canale alimentare modificata dall’invecchiamento e attraversare la barriera emato-encefalica, contribuendo ai processi pro-infiammatori neurodegenerativi, come quelli progressivi della malattia di Alzheimer. Al centro dell’interesse sperimentale c’è il ruolo dei batteri residenti anaerobi gram-negativi e dei virus neurotropici. I primi due microrganismi studiati a fondo, ossia Bacteroides fragilis ed Herpes simplex virus-1, condividono una via finale comune di attivazione di NF-KB (p50/p65) e l’induzione del microRNA-146a, con la stimolazione patogenetica delle vie dell’immunità innata e della neuroinfiammazione. Zhao e Lukiw hanno dimostrato la plausibilità di questa componente patogenetica, in una quota di casi sporadici. [Zhao Y. & Lukiw W.J., Front Neurol 9: 145, 2018].

 

Sorprendente effetto del knockout di CB1/CB2 in due modelli di ischemia cerebrale. La delezione del recettore degli endocannabinoidi CB2 peggiora la patologia dell’ictus ischemico sperimentale, mentre gli agonisti di CB2 migliorano l’esito. Studi iniziali mediante delezione di CB1 avevano dimostrato un peggioramento, ma successivi esperimenti hanno dimostrato un effetto neuroprotettivo degli antagonisti di CB1. Sorprendentemente, gli animali knockout doppi per CB1/CB2 presentavano un esito migliore. [Ward S. J., et al. Life Sci. 195: 1-5, 2018].

 

Nuovo metodo per identificare linee e tipi cellulari nel cervello dei vertebrati. Il rapporto di linea cellulare fra le centinaia di tipi generati durante lo sviluppo è difficile da ricostruire; il metodo GESTALT, che impiega un CRISPR-Cas9 barcode editing per la tracciatura su ampia scala delle linee cellulari, è ristretto alle prime fasi dello sviluppo e non identifica i tipi cellulari. Raj e colleghi di Harvard, del MIT e dell’Allen Centre hanno realizzato “scGESTALT”, un nuovo metodo che combina la capacità di registrazione di GESTALT con l’identificazione del tipo cellulare mediante il sequenziamento di RNA della singola cellula. Il sequenziamento di circa 60.000 trascrittomi del cervello di Danio rerio, il pesciolino striato (zebrafish) che rappresenta una specie d’elezione nella ricerca neurobiologica, ha consentito di identificare oltre 100 tipi cellulari. [Cfr. Raj B., et al. Nature Biotechnology AOP - doi): 10.1038/nbt.4103, 2018].

 

Come curare lo stress da frustrazione sociale nei giovani resistenti al trattamento. Hasegawa e colleghi, studiando nel topo gli effetti dello stress precoce da frustrazione sociale sui sistemi monoaminergici, hanno rilevato alterazioni del turnover di serotonina e dopamina che rendono i roditori resistenti agli psicofarmaci impiegati ordinariamente con successo nel trattamento delle conseguenti anomalie del comportamento sociale. La combinazione di aripiprazolo e sertalina, che è risultata efficace nel topo per aggirare l’ostacolo della resistenza alla terapia, è suggerita dagli autori dello studio per il trattamento dei disturbi da stress nei giovani resistenti ai farmaci standard. [Cfr. Int J Neuropsychopharmacology AOP – doi: 10.1093/ijnp/pyy038, 2018].

 

Effetti terapeutici sulle funzioni vescicale, intestinale e sessuale dell’esercizio locomotorio. Nelle lesioni del midollo spinale si impiega come intervento neuroriabilitativo il locomotor training (LT), ma il suo impatto sulle funzioni extra-motorie non era stato finora studiato sistematicamente. Ora, Hubscher e colleghi hanno rilevato che un livello appropriato di informazioni sensoriali fornite al midollo spinale dai compiti di passo e carico dell’esercizio locomotorio, genera effetti positivi sui circuiti neuronici che controllano le funzioni urogenitali e intestinali. [PLoS One 13 (1):e0190998, 2018].

 

Proprietà psicometriche della ORS (orgasm rating scale) nel contesto di una relazione sessuale. La ORS è uno dei pochi strumenti di misura multidimensionale soggettiva dell’esperienza dell’orgasmo. Arcas-Romero e colleghi ne hanno verificato le proprietà psicometriche in un campione spagnolo di 842 adulti nel contesto di rapporti col partner. Gli autori dello studio, dai risultati ottenuti, concludono che l’ORS è uno strumento valido, sia per fini di ricerca che per impiego clinico, in quanto presenta qualità psicometriche adeguate ed efficacia nella rappresentazione multidimensionale dell’esperienza soggettiva. [Arcos-Romero A. I., et al. J Sex Med. AOP – doi:10.1016/j.jsxm.2018.03.005, 2018].

 

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BM&L-14 aprile 2018

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